Zoe Williams. Morsa

STUDIO AMARO NAPOLI
10.11.2017 – 15.12.2017

Studio Amaro è lieto di presentare la personale dell’artista inglese Zoe Williams, realizzata in collaborazione con la galleria Antoine Levi, Parigi e con il sostegno della Collezione Agovino, Napoli. Per la sua prima mostra personale in Italia, l’artista presenta Morsa. Morsa deriva dal femminile dell’aggettivo latino morsus, che significa “morso”, così come dal participio passato dell’italiano “è stata morsa”, o “stretta in una morsa”.
Con l’immagine di questo morso femminile e dell’idea di morso o frammento, la Williams mette in scena per Morsa una collezione di ceramiche, video e musiche, inizialmente create per Ceremony of The Void, una recente performance commissionata dalla David Roberts Art Foundation di Londra.
La performance si presenta sotto forma di un sontuoso banchetto, a cui il pubblico è invitato a partecipare ed entrare così nel fantastico mondo creato dall’artista, fatto di delizie, musicisti, dieci performers donna, video proiezioni, costumi e sculture in ceramica.

Gli attori si muovono nello spazio con abiti in latex, realizzati per l’occasione da H Y D R A Sartorial Latex, nutrendosi a vicenda e bevendo un liquore dal colore giallo chiaro da una fontana di ceramica posta al centro del banchetto, prodotta dall’artista e dalla Rochester Square Ceramics. Come un tableaux vivant, la performance è al limite del grottesco e indaga il concetto di consumo collettivo, il potere di scambio, il piacere, l’ingordigia e le modalità dei comportamenti rituali. Accompagnati da una melodia improvvisata dai musicisti Viki Steri (Violoncello), Dario Papavassiliou (Santur) and Patchfinder (Strumenti elettronici), i performers si lasciano andare in una scena carnevalesca e dichiaratamente sessuale. Una parte della performance è proiettata in un video presentato nella mostra da Studio Amaro.
La pratica di Zoe Williams abbraccia diversi media che includono immagini in movimento, fotografia, ceramiche, pittura, progetti di eventi e performance. Attraverso questi elementi, l’artista si concentra prevalentemente sulla creazione di avvenimenti e performance immersivi, che, mantenendo una velatura di seduzione, cercano di entrare nella mente umana attraverso l’esperienza sensoriale. La Williams è infatti interessata all’ideazione di oggetti e spazi che “performano”, stimolando a turno la percezione dello spettatore.

Il suo lavoro intende determinare uno accostamento irriverente tra mondi lontani come l’erotismo, l’artigianato e la decorazione, l’idea di disgusto, l’eccesso e l’edonismo, la storia dei manufatti e la loro materialità. Attraverso l’esplorazione e la contaminazione incrociata di questi elementi, il cui aspetto estetico è spesso secondario, la Williams desidera aprire una riflessione sulla pressione del potere, la politica del sesso e la produzione economica.
In questo modo, cerca di esplorare e approfondire relazioni e punti di contatto tra animato e inanimato, storie, oggetti e artefatti. Per far rispettare la difficile fusione temporale tra epoche e materialità, l’artista attiva un sottile dialogo trasgressivo, che confonde l’erotico e il degradante, il sintetico e il naturale, il sacro e il profano.

 

Photo: Courtesy l’artista e la Galleria Antoine Levi, Parigi. Si ringrazia Rochester Square per il supporto nella produzione delle opere in ceramica. Foto: Dan Weill

 

 

All Photos: Maurizio Esposito

Credits per Musica, performers, costumi e sostenitori:

Musicisti: Patchfinder, Viki Steiri, Dario Papavassiliou. Performers: Mensah A. Bonsu, Freya Field-Donovan, Pegah Tahmasebi, Susu Laroche, Deniz Unal, Nadja Voorham, Tenko Nakajima Glenewinkel, Sarah Hartnett, Cicely Travers. Si ringraziano per il sostegno alla performance Ceremony of the Void anche: Nishane, Istanbul per i profumi; H Y D R A Sartorial Latex per i costumi; Rochester Square per la produzione delle ceramiche; e Pernod-Ricard per il liquore Suze Saveur d’Autrefois . Si ringraziano inoltre la DRAF Galleries Circle e l’ Arts Council England per il supporto alla performance presso DRAF.

Note dell’artista su Ceremony of The Void:

Il titolo Ceremony of The Void, è ispirato ad un termine medievale riferito ai banchetti: prima dell’invenzione del dessert, gli ospiti erano soliti rimanere in piedi bevendo vino e spezie dopo pranzo, nonostante la tavola rimanesse “voided” (vuota). Accompagnati da questa immagine di consumo, vorrei raccontare la storia dell’antico rituale greco Thesmophoria, una festa riservata a sole donne. Durante la festa, i rituali segreti includevano il lancio di pane a forma di genitali, maialini ed altri oggetti della fertilità in una fossa di serpenti. A volte, i resti decomposti venivano recuperati dalle donne e posizionati su altari insieme a torte a forma di serpenti e falli. Le performers di Ceremony of the Void fanno tutte parte della mia rete di amici, e ciascuna delle loro idee è entrata a far parte delle piece attraverso brevi o lunghi confronti. In questo senso la piece è stata creata in collaborazione con i performer, i musicisti e H Y D R A, che ha realizzato i costumi. Il mio ruolo è stato quello di creare un set in cui le nostre azioni collettive ed individuali hanno avuto modo di negoziare, abbandonarsi e giocare con il potere. Volevo ci fosse un senso di riflessione e di rinuncia al controllo – generosità, comunità confronti hanno reso questo lavoro possibile.
Grazie a tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile incluso Dario per la preparazione del pane votivo, Jessie per l’aiuto nella realizzazione dei vetri, Amy Gwatkin per aver filmato il liquore giallo, New Noveta e Rochester Square così come DRAF e molti altri.

In collaborazione con Ciaccia Levi, Parigi

Zoe Williams (b. 1983 in Salisbury, England) vive e lavora a Londra. Le sue mstre personali includono: Opening Times, online artwork commission, 2017; Pel, Galerie Antoine Levi, Paris, 2015; Movements in Love, Galerie Antoine Levi, Paris, 2014; You Consume Me, Kunstforeningen GL STRAND, Copenhagen, 2014; Soft Paste, The Studio warehouse Gallery, Glasgow, Scotland (2013); A Skvader, OUTPOST and The Contemporary Arts Society, Norwich Castle, Norwich, England (2010); The Flight of O, Spike Island, Bristol, England (2010); Selected group exhibitions include (X)-A Fantasy, David Roberts Art Foundation, London, 2017: Sex Living – New Noveta residency fundraiser, London,2016; Centers of Indetermination, SixtyEight Art Institute, Copenhagen, 2016; Skins,Ellis King, Dublin, 2016; Tender Touches, Austrian Cultural Forum, London, 2016; Paris Internationale 2016, Booth with Galerie Antoine Levi, Paris; Chateaux Double Wide, Glasgow International, 2016; H Y P E R C O N N E C T E D, MMOMA, part of 5th Moscow International Biennale of Young Artists, 2016. Williams è rappresentata da Galerie Antoine Levi, Parigi.