Do Animals go to Heaven?

Chiesa del Purgatorio, Matera
9 Aprile – 5 Giugno, 2022

Collezione Agovino
Do Animals go to Heaven?

La mostra Do Animals go to Heaven?, in programma presso la Chiesa del Purgatorio a Matera dal 9 aprile 2022, presenta un’accurata selezione di opere provenienti della Collezione Agovino, fatta eccezione per alcuni lavori derivanti da prestiti, per reinventare l’esperienza della realtà attraverso il complesso rapporto natura – artificio, e, insieme, aprire spiragli su immaginari che lasciano emergere figure colme di interrogativi sul prossimo futuro.

La mostra, curata dalla Collezione Agovino in collaborazione con Francesca Blandino, intende approfondire concetti chiave della nostra contemporaneità quali ambiente, tecnologia, materia e spiritualismo, predisponendo dispositivi interpretativi per la definizione dei meccanismi di relazione delle peculiarità umane e della loro interconnessione con la natura e con gli altri esseri viventi.

Il flusso perpetuo delle nuove e sempre più interattive tecnologie comporta oggi una completa trasformazione dei modi in cui l’essere umano interagisce a livello sensoriale con l’ambiente naturale. A differenza dell’animale, che coincide sempre con il proprio corpo e quindi con i propri stimoli, l’essere umano è in grado di prendere distanza dalla propria corporalità; è contemporaneamente un corpo che occupa uno spazio nell’ambiente ma è anche un io che dispone del corpo. Quale principio o struttura potrà allora creare la posizione dell’essere umano nella natura?

Do Animals go to Heaven? s’interroga sulla correlazione tra natura, artificio e spiritualità, rivelando il controverso legame tra l’animale e l’inorganico, come nell’opera di Igor Grubić “Do Animals…?” da cui proviene il titolo della mostra, che da un disvelamento dell’aspetto spirituale della corporeità, ribadisce l’importanza di mettersi in equilibrio con il mondo, senza eccezioni di specie.

Nella navata barocca della Chiesa del Purgatorio di Matera co-abitano opere create da elementi naturali e opere realizzate con materiali sintetici, tracciando un paesaggio inconsueto che si dirige verso un nuovo paradigma fisico e persino spirituale, dove è quasi impossibile decifrare cosa è artificio e cosa è animale, cosa è macchina e cosa è umano, e in cui l’anti-naturale non è necessariamente uno strumento di allontanamento dall’ambiente ma un messaggio naturale di vivere l’universo contemporaneo cogliendone la sua potenziale ibridazione. E’ possibile riconfigurare l’esistente aprendo nuove possibilità di relazione tra l’umanità e il non-umano, rendendo quest’ultimo un componente attivo anziché passivo e accessorio nell’estetica postumanista?

Artiste e artisti
Alex Ayed, Alina Chaiderov, Andrè Romao, Alberto Tadiello, Antonio Della Corte, Carolina Mesquita, Chiara Camoni, David Fesl, David Jablonowksy, Eugenio Tibaldi, Evgeny Antufiev, Francesco Arena, Gina Folly, Giulia Cenci, Haris Epaminonda, Igor Grubić, Jota Castro, Lin May Saeed, Lito Kattou, Luca Francesconi, Martin Soto Climent, Michael E. Smith, Namsal Siedlecki, Nina Canell, Nona Inescu, Olu Oguibe, Petra Feriancová, Petrit Halilaj, Reverie, Ser Serpas, Shadi Harouni, Zoe Williams.

Patrocini e collaborazioni
L’evento è stato concesso dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero dell’Arcidiocesi di Matera – Irsina, sotto il patrocinio del Comune di Matera, in collaborazione con la Galleria Alessandro Albanese e la Coop. Sociale “Oltre l’Arte”.

Tutte le immagini: Courtesy the artists © Danilo Donzelli Photography